SALITA: Costeggiare il lago superando il Rifugio Albergo Vulpot e la costruzione dei bagni pubblici. Subito dopo lasciare la stradina per salire a destra seguendo la traccia di una mulattiera lastricata che costeggia brevemente un corso d’acqua per piegare poi a sinistra.
Il sentiero sale poi con una infinita serie di ampi tornanti lungo il ripido pendio, innalzandosi a monte del lago e delle costruzioni che lo circondano.
A mano a mano che si sale si entra in vista, sul versante opposto della valle, del Lago Nero mentre ad ovest appare evidente il Rocciamelone e tutta la cresta spartiacque Val di Viù – Val di Susa; stupenda, lungo la salita, la fioritura nei mesi di giugno – luglio. Un ultimo tratto di salita porta a attraversare un rio e si accede al Pian Sulè (2526 m). A sinistra è visibile l’insellatura del Colle di Spiol (2600 m).
Dal pianoro ci si abbassa sulla destra per attraversare un rio e, trovate le tracce di sentiero segnate con alcuni bolli rossi, si risale un costone erboso che percorso verso nord (sinistra) porta ad un primo vasto pianoro dove, ad inizio stagione, è frequente la presenza di nevai.
Si attraversa interamente il piano con percorso rettilineo per risalire poi un pendio di erba e rocce che adduce ad una seconda conca delimitata da imponenti pareti rocciose. Si va a destra, percorrendo inizialmente un nevaio e successivamente risalendo un ripido detritico per passare sotto la cima Testa Nera (3080 m). Si sbuca così nei pressi di un colletto da dove, andando a sinistra, si addiviene ad una terza conca, dove si scorgono per la prima volta le tre cime della Lera. La conca va risalita tra nevai e sfasciume di varie dimensioni puntando ad un evidente colletto sito tra la Punta Centrale e la Punta Orientale. La marcia diviene più difficoltosa e ripida ed in alcuni passaggi è indispensabile aiutarsi con le mani.
Arrivati al culmine della piccola incisione prendere a destra e percorrere la cresta dove si incontrano alcuni punti esposti, che richiedono nuovamente l’aiuto delle mani e in breve si guadagna la vetta (cima orientale) dove è posta la statua della Madonna.
DISCESA: La punta centrale si raggiunge tornando al colletto e percorrendo poi l’ampia e comoda cresta toccando così la piccola vetta (3322 m). La Lera Occidentale ha invece un accesso più laborioso: è possibile raggiungerla percorrendo la cresta che la unisce con la Lera Centrale e giunti ai suoi piedi si piega a sinistra.